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Polonia: lettera dei vescovi per Giornata vita consacrata. Gli esempi di Faustina Kowalska e Massimiliano Kolbe

L’esempio dell’apostolato della misericordia di suor Faustina Kowalska e il martirio di san Massimiliano Kolbe, che nel campo dello sterminio nazista di Auschwitz sacrificò la propria vita al posto di un altro prigioniero, vengono ricordati nella Lettera pastorale dei vescovi polacchi per la Giornata della vita consacrata, che sarà celebrata il 2 febbraio prossimo. “Santa Faustina e san Massimiliano divennero mezzi della Divina misericordia offrendo totalmente a Dio la propria vita” per “fare del bene nel mondo”, si legge nel documento. La vita delle persone consacrate, rammentano i presuli, “è un sacrificio di se stessi compiuto però non per la sola offerta ma perché attraverso la castità, la povertà e l’obbedienza, si possa sperimentare la misericordia e condividerla con gli altri”. “Poiché non vi è misericordia senza sacrificio e offerta, senza la rinuncia ai propri progetti, ambizioni e beni”, rilevano i vescovi, osservando che “le persone consacrate presenti nei luoghi nevralgici in tutto il mondo cercano di dare risposte con parole e con opere di misericordia alla violenza, all’ingiustizia e al vuoto spirituale dove si annida il peccato”.

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