Cei: “convinta adesione” a riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio

“Giusta semplicità e celerità dei processi, accessibilità e vicinanza fisica e morale delle strutture ecclesiastiche, gratuità – per quanto possibile – delle procedure per le parti e centralità dell’ufficio del Vescovo”: le finalità della legge di riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio, stabilite dal Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus di Papa Francesco, hanno incontrato la “convinta adesione” di tutto il Consiglio permanente, riunito a Roma dal 25 al 27 gennaio. I suoi membri hanno, in particolare, riconosciuto “l’opportunità che nell’attuazione di detta riforma siano ricercate a livello di Regione ecclesiastica soluzioni condivise in merito all’impiego, all’eventuale ricollocazione e alla giusta retribuzione degli operatori impegnati nei tribunali ecclesiastici. La Conferenza episcopale italiana assicura l’impegno a valutare l’entità e le condizioni del proprio contributo economico perché sia attuato il principio della giustizia e della gratuità delle procedure”. Verrà, quindi, modificata – in sede di Assemblea generale – la normativa Cei sul regime amministrativo ed economico dei tribunali.

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