Unioni civili: Mirabelli (costituzionalista), nel dibattito “evidente forzatura”

Nel dibattito sul ddl Cirinnà “siamo di fronte ad una evidente forzatura”. Lo ha affermato questa sera a Roma Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale, intervenuto al convegno  “La famiglia è una. I diritti sono per tutti”, promosso dall’associazione Italia più. “Prima di legiferare – il monito di Mirabelli -, il nostro Stato deve considerare che secondo la giurisprudenza non può omologare le unioni civili al matrimonio. Nel ddl Cirinnà c’è invece un rinvio continuo alle norme matrimoniali”, indiretto ma anche esplicito quando “afferma che le parole coniuge, marito e moglie si intendono riferite anche alle persone dello steso sesso”. Per il presidente emerito della Consulta, “il dibattito si sarebbe dovuto svolgere più appropriatamente in Commissione, siamo di fronte ad una evidente forzatura”. Di qui l’invito ad “una prova di democrazia”, ossia a non allinearsi al pensiero unico e a manifestare la propria opinione: informarsi, valutare ed esprimersi”. Non si tratta, ha precisato, “di contrastare la disciplina in questo ambito ma di impostarla in maniera appropriata, senza imitare il matrimonio”, e di mettere al primo posto “i diritti dei bambini e non quelli degli adulti”.

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