Rapporto Eurispes: Mattiacci (direttore scientifico), “Papa non europeo è segno di apertura al mondo”

“L’umanità si è rimessa in cammino tecnologicamente, economicamente e spiritualimente dopo la crisi. Occorre vedere il nostro Paese verso quale direzione si è incamminato. Con il rapporto di quest’anno cerchiamo di capirlo attraverso la metodologia delle dicotomie che vogliono essere dei testi che aiutano il lettore a farsi delle domande”. Lo ha detto Alberto Mattiacci, docente di economia e gestione delle imprese dell’Università Sapienza di Roma, nel presentare questa mattina il 28° Rapporto Italia stilato dall’Istituto Eurispes di cui ricopre anche il ruolo di direttore scientifico. La prima delle sei dicotomie parla di economia, la seconda di fragilità, la terza di necessità e libertà, la quarta riguarda l’io e il noi, la penultima la bugia e la verità e l’ultima la religione e la secolarizzazione. Su quest’ultimo tema, Mattiacci si è soffermato dicendo: “Il fatto di aver eletto per la prima volta un Papa non europeo è una scelta evidente da parte della Chiesa cattolica nell’apertura al mondo”.

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