Maternità surrogata: Roccella (deputata), “una variante più brutale della fecondazione eterologa”

“Una variante più brutale della fecondazione eterologa”. Così la deputata Eugenia Roccella ha definito la maternità surrogata, oggetto dell’incontro organizzato oggi al Senato dal Forum delle associazioni familiari sul ddl Cirinnà. Quest’ultimo, per Roccella, “è da rigettare in toto perché l’impianto è totalmente sbagliato”. Il ddl in questione, infatti, “per la prima volta legalizza la pratica dell’utero in affitto, con un articolo che vale solo per chi fa ricorso all’eterologa. Non vale per i figli avuti precedentemente, perché c’è già l’articolo 44 che lo consente”. “I contratti di utero in affitto – ha fatto notare Roccella – sono contratti angoscianti: è un lavoro che si compie per terzi” che rappresenta “lo scardinamento della filiazione naturale”, già cambiata con l’ingresso dell’eterologa, “che ha introdotto la compravendita, i contratti, gli esperti legali: quando si introduce un terzo estraneo – ha spiegato Roccella – si introduce un liberalismo selvaggio sui corpi, sulle persone”.

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