Profanato cimitero cristiano Beit Gemal, gruppo ebraico “Tag meir” pianta un ulivo

Alla luce degli atti di vandalismo compiuti nei giorni scorsi da ignoti nel cimitero di Beit Gemal, in Israele, un gruppo di ebrei ha fatto visita il 22 gennaio alla comunità salesiana per esprimere la loro solidarietà. Secondo quanto riferisce oggi l’agenzia salesiana Ans, dopo aver visitato il Camposanto, attualmente in restauro, è stato piantato simbolicamente un ulivo nei pressi dell’entrata del monastero. Durante la visita non sono mancati i riferimenti alle parole di Papa Francesco nella Sinagoga di Roma e al rapporto di fratellanza tra cristiani ed ebrei. Il gruppo fa riferimento all’organizzazione “Tag meir” (il cui significato è “cartellino della luce”), nata nel 2011 per contrastare ogni forma di razzismo in Israele, in collaborazione con altre organizzazioni aventi lo stesso scopo. Beit Gemal è un “importante ministero di dialogo ebreo/cristiano – conferma don Stefano Martoglio, consigliere per la regione salesiana del Medio Oriente – è un prezioso spazio di riflessione per la Terra Santa”. È “un luogo in cui si coltiva la memoria dei Santi, nella tomba di Santo Stefano, e la Parola di Dio. Una testimonianza di pace e di convivenza importante per una terra ricca di tanti fermenti e divisioni”.

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