Papa Francesco: Vespri, “camminando e lavorando insieme, ci rendiamo conto che siamo già uniti nel nome del Signore”

Per i “primi cristiani, come oggi per tutti noi battezzati, è motivo di conforto e di costante stupore sapere di essere stati scelti per far parte del disegno di salvezza di Dio, attuato in Gesù Cristo e nella Chiesa”. Lo ha evidenziato, stasera, Papa Francesco, nella celebrazione ecumenica, nella basilica di San Paolo fuori le Mura, dei Secondi Vespri nella solennità della conversione di San Paolo. Partendo da alcune domande – “Perché, Signore, proprio me?”; “perché proprio noi?” -, il Pontefice ha invitato ad attingere da “qui il mistero della misericordia e della scelta di Dio: il Padre ama tutti e vuole salvare tutti, e per questo chiama alcuni, ‘conquistandoli’ con la sua grazia, perché attraverso di loro il suo amore possa raggiungere tutti. La missione dell’intero popolo di Dio è di annunciare le opere meravigliose del Signore, prima fra tutte il Mistero pasquale di Cristo, per mezzo del quale siamo passati dalle tenebre del peccato e della morte allo splendore della sua vita, nuova ed eterna”. Al di là delle differenze che ancora ci separano, ha esortato il Santo Padre, “riconosciamo con gioia che all’origine della vita cristiana c’è sempre una chiamata il cui autore è Dio stesso. Possiamo progredire sulla strada della piena comunione visibile tra i cristiani non solo quando ci avviciniamo gli uni agli altri, ma soprattutto nella misura in cui ci convertiamo al Signore, che per sua grazia ci sceglie e ci chiama ad essere suoi discepoli”. E, ha aggiunto, “convertirsi significa lasciare che il Signore viva ed operi in noi”. Per questo motivo, “quando insieme i cristiani di diverse Chiese ascoltano la Parola di Dio e cercano di metterla in pratica, compiono davvero passi importanti verso l’unità. E non è solo la chiamata che ci unisce; ci accomuna anche la stessa missione: annunciare a tutti le opere meravigliose di Dio”. Infatti, “anche noi non possiamo non annunciare l’amore misericordioso che ci ha conquistati e trasformati. Mentre siamo in cammino verso la piena comunione tra noi, possiamo già sviluppare molteplici forme di collaborazione, di andare insieme e collaborare per favorire la diffusione del Vangelo. E camminando e lavorando insieme, ci rendiamo conto che siamo già uniti nel nome del Signore. Unità si fa in cammino.

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