Unioni civili: Focolari, “non promotori del Family Day” ma “libertà di partecipazione”

“I Focolari in Italia non sono fra i promotori del prossimo Family Day: ritengono che su questo tema e in questo preciso momento storico, pur riaffermando il diritto di ogni persona e formazione sociale alla libera espressione delle proprie idee, sia più efficace e generatore di legame sociale testimoniare ovunque la famiglia come esperienza originaria di ogni uomo e ogni donna”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso oggi dal Movimento dei Focolari che a proposito della partecipazione al Family Day precisa: “I singoli aderenti ai Focolari agiranno secondo le personali convinzioni e coinvolgendosi come meglio riterranno per promuovere i valori condivisi anche da tutti gli altri”.  Secondo il Movimento dei Focolari, “i grandi cambiamenti in atto pongono nuove domande al Paese e richiedono una legge che regolamenti le nuove forme di convivenza, anche tra persone dello stesso sesso”. “Tuttavia – aggiunge il comunicato –  l’attuale proposta di legge così come viene formulata non è condivisibile e andrebbe senz’altro migliorata. In particolare la definizione di unione civile evoca, di fatto, l’equiparazione con il matrimonio e la conseguente discutibile ipotesi della stepchild adoption. Questa infatti, oltre a non proteggere i soggetti più deboli, i figli, apre la strada alla pratica dell’utero in affitto e alle adozioni da parte delle coppie omosessuali”. In sintonia con il Forum delle Associazioni familiari, anche i Focolari colgono l’occasione per sottolineare che “le vere priorità delle famiglie sono altre: sostegno alle famiglie per contrastare la povertà, lavoro per i giovani, sistema fiscale secondo il fattore-famiglia, scuola. Priorità queste ed altre troppo spesso ignorate seppure non siano mancate promesse, finora disattese, da ogni parte politica”. I Focolari chiedono ai parlamentari di tutti gli schieramenti che “il loro voto sia dato secondo coscienza, affinché la legge sia il risultato di uno sforzo maggiore di ponderatezza e non prevalgano le motivazioni ideologiche o l’affermazione dei diritti individuali sul buon senso e sul bene comune”.

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