Carcere: il viceministro Costa alla Caritas, “in aumento, ma mancano risorse”

Diminuisce il numero dei detenuti in carcere e aumentano quelli che usufruiscono di misure alternative: 52.164 è la stima più recente della popolazione carceraria e 39.274 sono i detenuti in esecuzione penale esterna. In sei anni il sovraffollamento delle carceri è sceso dal 131% al 105%. A fine anno erano 6.557 le persone che usufruivano della messa alla prova, a marzo 2015 più di 12.500 erano coinvolti in lavori di pubblica utilità, tutti numeri in aumento. Sono le cifre fornite oggi dal viceministro della Giustizia, Enrico Costa, intervenuto a Roma alla Giornata di riflessione sull’esecuzione della pena organizzata da Caritas italiana, con un centinaio di partecipanti tra cappellani e rappresentanti delle Caritas diocesane che operano nelle carceri. Doveva partecipare il ministro della Giustizia Andrea Orlando ma proprio oggi sta presentando al Senato la relazione annuale sull’amministrazione della giustizia. Il tema delle misure alternative è molto sentito sia dalle istituzioni, sia dal privato sociale, dai cappellani e dai volontari. Il problema grosso sono le risorse: il 97% destinate al carcere, solo il 3% alle misure alternative. Da qui la richiesta  degli operatori pastorali di inserire nella finanziaria nazionale in quelle regionali più risorse strutturali per le esecuzioni penali esterne.

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