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Brexit: Cameron a Davos, le quattro richieste all’Ue. “Il fronte più importante è l’immigrazione”

Garanzie che il Regno Unito può rimanere fuori dalla moneta unica europea, riduzione della burocrazia, garanzie che la Gran Bretagna non sia obbligata a far parte di un’Unione “politica” e limiti all’immigrazione. Ripetute le sue quattro “richieste” all’Europa, il premier britannico parlando a Davos ha sottolineato che “la più importante di tutte rimane la questione dell’immigrazione” e ha spiegato i passi importanti compiuti in questo settore. Cameron ha detto di aver ottenuto concessioni (senza specificare l’interlocutore a Bruxelles) sulla sua richiesta che chi viene in Gran Bretagna, dagli altri Paesi europei, non può avere accesso ai sussidi dei disoccupati per sei mesi e anche sulla sua proposta che il lavoratore straniero ritorni in patria se, dopo sei mesi, continua a rimanere senza lavoro. “La terza cosa”, ha detto il premier britannico, “è che non è possibile, per i lavoratori, godere dei sussidi legati ai figli se la famiglia è rimasta nel Paese di provenienza”. L’intervento di Cameron al Forum economico mondiale di Davos si è concluso con la questione più spinosa sul tavolo delle trattative tra Regno Unito ed Europa, ovvero la richiesta che i migranti europei debbano risiedere nel Paese per almeno quattro anni prima di avere accesso a sussidi del welfare. “Questa proposta rimane sul tavolo delle trattative”, ha detto Cameron. “So che altri Paesi hanno problemi a questo proposito. Se ci sono proposte alternative sono disposto a considerarle ma è importante che raggiungiamo una soluzione positiva su questo fronte”.

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