Ue: verso un vertice straordinario sull’emergenza migratoria. Rutte: “Azioni concrete entro 6-8 settimane”

(Strasburgo) Si profila un vertice straordinario a livello Ue sul nodo-migrazioni. Lo ha chiesto, di fatto, oggi il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, spiegando, a Strasburgo, che il Consiglio europeo del 18-19 febbraio ha in calendario un tema di prima rilevanza come il referendum inglese per la permanenza nell’Ue e le richieste del governo di Londra per una riforma dell’Unione. Dunque su una “emergenza” come quella dei profughi non si può attendere il successivo summit di marzo e occorre “un dibattito specifico” che porti a soluzioni “urgenti”. “Se tutti i Paesi avessero fatto la loro parte, applicando quanto deciso – rincara il presidente della Commissione – non ci troveremmo a questo punto” e “il peso dell’accoglienza non sarebbe ricaduto tutto su 3 o 4 Paesi” che hanno fatto più di altri: Juncker non li elenca, ma da altre dichiarazioni emerge il riferimento, positivo, per Germania, Austria, Italia, Grecia, Svezia… Concorda Mark Rutte, premier olandese e presidente di turno del Consiglio dei ministri Ue. Rutte aggiunge: “Arrivando la primavera, dovremo attenderci nuove ondate migratorie. Per questo occorre mettere in campo soluzioni entro 6-8 settimane”, alleggerendo la pressione migratoria. “Ma tutti gli Stati devono fare la loro parte” nei seguenti ambiti: controllo delle frontiere, hotspot e riconoscimento migranti, ricollocamenti fra tutti i Paesi Ue.

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