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Schengen: Juncker (Commissione), “regole violate allegramente, ne pagheremo il prezzo”. Avanti con hotspot

Strasburgo: Jean-Claude Juncker (Commissione Ue) al Parlamento europeo

(Strasburgo) “Oggi vengono allegramente violate le regole di Schengen”, con nuovi muri e limiti alla libera circolazione interna nell’Ue. “Domani ci accorgeremo del prezzo che dovremo pagare per questo, anche in termini economici”, perché la libera circolazione è un presupposto del mercato unico comunitario. Jean-Claude Juncker risponde così, da Strasburgo, alle continue iniziative di Stati membri dell’Unione – Austria, Slovenia, Croazia i più recenti – che, sotto le pressioni migratorie, annunciano una stretta ai confini nazionali. Dalla sede dell’Europarlamento, il presidente della Commissione sostiene che sulle migrazioni gli Stati aderenti all’Unione spesso si muovono con decisioni e “interessi divergenti”, mentre occorrerebbero “risposte comuni proprio per ridurre i flussi migratori e preservare lo spazio Schengen da essi minacciato”. Il messaggio, non nuovo ma chiaro, comprende indicazioni sui passi ancora da compiere: completare la rete degli hotspot per identificare i migranti in arrivo dal Mediterraneo e dalla rotta balcanica (gli afflussi sono proseguiti questa notte fra Turchia, Grecia e Macedonia), sostenere i Paesi balcanici, dar seguito agli accordi con la Turchia, favorire la cooperazione con i partner africani. E Juncker insiste: “Occorre una guardia di frontiera e costiera comune” sotto la bandiera dell’Unione europea. Ma diversi Stati membri non sono d’accordo e contrastano tale proposta.

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