Cardinale Bagnasco: “Aiutateci a superare la tentazione diffusa in Europa del secolarismo”

“Aiutateci a superare la tentazione diffusa in Europa del secolarismo, cioè di dire di credere in Dio ma vivere senza Dio, come se non ci fosse. Le vostre culture native ci insegnano l’unità della vita, unità che stiamo perdendo, frammentati spezzettati dentro e fuori di noi e quindi smarriti”. Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, rivolgendosi ai migranti presenti nella cattedrale di San Lorenzo per la giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati.
“Avete lasciato le vostre terre, gli ambienti più amati, a volte anche i vostri parenti”, ha proseguito il porporato rivolgendosi ai migranti presenti: “Circostanze non liete vi hanno costretto a questo distacco: la mancanza di sicurezza, la guerra, la persecuzione, la precarietà della vita. E allora avete preso la decisione non facile di emigrare per un domani migliore per voi, per le vostre famiglie e i vostri cari e siete giunti qui a Genova e altrove nel nostro Paese. E un’esperienza che anche noi abbiamo fatto tanti anni fa, partendo dalla nostra amata terra in cerca di fortuna”.
“Le vostre culture native – ha detto ancora – ci insegnano l’unità della vita, vita vista come un insieme armonico di terra e cielo, di presente e futuro, dove il divino non è sentito come antagonista e nemico ma come colui che guida, sostiene e dà senso al nostro cammino terreno”. E ancora: “Quando scorgiamo l’amore per le vostre buone tradizioni umane, l’attaccamento agli affetti familiari, l’attaccamento al lavoro, il senso profondo di Dio e della sua provvidenza, tutto questo ci è di esempio, ci rincuora, ci incoraggia a non essere cristiani paurosi ma contenti e anzi fieri della nostra fede, lottatori della vita e pieni di fiducia”.

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