Diocesi: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia) per S. Ponziano, “il pericolo più grave è una fede tiepida”

“Una delle opere di misericordia che oggi appare particolarmente urgente è il servizio del bene comune, un servizio che richiede sacrificio, rinuncia, dedizione”. Lo ha affermato oggi l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, in occasione della solennità di S. Ponziano, patrono della città di Spoleto e dell’arcidiocesi. “Qualunque forma esso assuma, anche quella sociale, politica, legale, civile – ha proseguito – questo servizio chiama ciascuno di noi prima di tutto a vivere tali valori nella propria persona, nel proprio ambito, nel proprio ambiente, con uno stile di limpidezza, imparzialità, giustizia, moralità”. Nella sua omelia, mons. Boccardo ha evidenziato come “sembra diffondersi sempre di più il vuoto, quasi una progressiva ‘desertificazione spirituale’”, “che si allarga nell’abitudine e nelle piccole cose e genera quello smarrimento che spesso abbiamo addosso ma fatichiamo a definire”. “Il pericolo più grave – ha ammonito l’arcivescovo – è una fede tiepida. L’abitudine di cristiani assopiti in una eredità di cui non riconoscono più la perenne novità straordinaria. Una forma di religiosità liquida e ‘light’, in cui si entra e si esce come da un party”. Per mons. Boccardo, “è necessario richiamarsi continuamente non soltanto alla disciplina, ma anche a un’educazione più profonda”, “ferma e costante al senso del servizio, alla virtù della giustizia, al senso del bene comune, al rispetto della persona propria e altrui, al senso dello Stato”, ha concluso.

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