Cardinale Parolin: riforma gestione economico-finanziaria Santa Sede va avanti “con grande impegno e determinazione”

La gestione economico-finanziaria della Santa Sede risulta “meno problematica di come a volte la si vuole presentare al pubblico”, ma poiché “implica un certo grado di complessità”, non si può escludere “la possibilità che si verifichino errori e inefficienze e che siano opportuni, anzi necessari, la sua riforma e il suo miglioramento verso una maggiore efficacia e trasparenza. È il cammino che si sta attualmente percorrendo, con grande impegno e determinazione”. Lo ha dichiarato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin in un’intervista al settimanale spagnolo Vida Nueva. Nella traduzione in italiano della prima parte della conversazione, pubblicata su L’Osservatore Romano, Parolin riferisce di avere con il Papa “un incontro settimanale, come è consuetudine per il segretario di Stato”, ma di recarsi, in caso di questioni urgenti, “con molta libertà nel suo ufficio nella Casa Santa Marta” o di parlargli al telefono. Sul ruolo della Segreteria di Stato, Parolin spiega che la Pastor bonus le attribuisce quello di “coordinamento all’interno della Curia romana”, e ricorda “un punto fondamentale che Papa Francesco segnala di continuo e che potrebbe probabilmente essere il fattore di equilibrio più efficace per evitare che assuma un ruolo eccessivo e, allo stesso tempo, per far sì che tutta la Curia possa sviluppare meglio, secondo uno spirito di servizio, la sua funzione rispetto alle Chiese particolari”. Si tratta di “porre maggiore enfasi sulla prassi della collegialità e della sinodalità. La creazione di un Consiglio di cardinali e la valorizzazione del Sinodo dei vescovi sono passi decisivi in questa decisione”.

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