Papa Francesco: al Corpo Diplomatico, “arginare estremismo e fondamentalismo” per vincere terrorismo

“Solamente un’azione politica comune e concordata potrà contribuire ad arginare il dilagare dell’estremismo e del fondamentalismo, con i suoi risvolti di matrice terroristica, che mietono innumerevoli vittime tanto in Siria e in Libia, come in atri Paesi, quali Iraq e Yemen”. Ne è convinto il Papa, che nella parte finale del discorso al Corpo Diplomatico ha fatto presente come “nell’affrontare la questione migratoria non si potranno tralasciare i risvolti culturali connessi, a partire da quelli legati all’appartenenza religiosa”. “L’estremismo e il fondamentalismo trovano un terreno fertile non solo in una strumentalizzazione della religione per fini di potere, ma anche nel vuoto di ideali e nella perdita d’identità – anche religiosa –, che drammaticamente connota il cosiddetto Occidente”, ha ammonito Francesco, secondo il quale “da tale vuoto nasce la paura che spinge a vedere l’altro come un pericolo ed un nemico, a chiudersi in sé stessi, arroccandosi su posizioni preconcette”. Il fenomeno migratorio pone, dunque, “un serio interrogativo culturale, al quale non ci si può esimere dal rispondere”. L’accoglienza può essere, quindi, “un’occasione propizia per una nuova comprensione e apertura di orizzonte, sia per chi è accolto, il quale ha il dovere di rispettare i valori, le tradizioni e le leggi della comunità che lo ospita, sia per quest’ultima, chiamata a valorizzare quanto ogni immigrato può offrire a vantaggio di tutta la comunità”.

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