PROFUGHI: L’IMPEGNO DELLA CARITAS DI BOLZANO-BRESSANONE” “

La Chiesa altoatesina, attraverso la Caritas diocesana, è da anni in prima linea nell’assistenza ai profughi. Un servizio, questo che si è intensificato negli ultimi mesi, così come spiega il direttore Franz Kripp. "Attualmente stiamo operando su due fronti: da un lato, c’è l’ospitalità e l’accoglienza per chi arriva in Alto Adige in base al programma nazionale di accoglienza e, dall’altro, c’è il sostegno a quanti operano alla stazione di Bolzano". Attualmente – così come spiegato in questi giorni al Consiglio provinciale dall’assessore Martha Stocker – in Alto Adige arrivano ogni giorno 120/130 profughi. Alla stazione ferroviaria del Brennero giungono un’ottantina di profughi che si trattengono sul territorio per un paio di giorni. Gran parte dei migranti vengono da stati del Centrafrica oppure dalla Siria. Il 70-80% di loro sono maschi di età fra i 20 e i 30 anni. "Sulla base del protocollo siglato con la Provincia, l’associazione Volontarius e la Croce Rossa – prosegue Kripp – come Caritas offriamo formazione ai volontari che decidono di mettersi a disposizione per l’accoglienza alla stazione di Bolzano". Il lavoro sul campo è coordinato dalla Volontarius, ma la formazione pratica viene offerta dalla Caritas attraverso corsi quindicinali, che risultano essere particolarmente apprezzati dai volontari. Per chi lo desidera, inoltre, la Caritas offre un servizio di supervisione. (segue)” “

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