Spiegando la fase attuale del settore farmaceutico nel nostro paese, il presidente nazionale di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha affermato che "sono 7.000 i medicinali in sviluppo – soprattutto biotech – che riguardano patologie tumorali, cardiovascolari, diabete, HIV. Farmaci sempre più personalizzati che cambieranno la storia di diverse malattie gravi – ha detto -. Un fenomeno al quale partecipa anche l’Italia con i suoi centri di eccellenza ad esempio per l’oncologia, le malattie rare, i vaccini, il farmaco biotech e le terapie avanzate". Secondo Scaccabarozzi, molti passi avanti in tema di efficacia di tali farmaci sono stati compiuti, ma "la partita non è vinta". Proseguendo nella sua relazione annuale ha poi sostenuto che "la spesa farmaceutica pubblica in Italia è ai minimi dell’Unione europea e i prezzi dei medicinali sono tra i più bassi". L’Italia infatti spende "271 euro procapite all’anno, poco più di 70 centesimi al giorno, per l’assistenza farmaceutica. Rispetto alla media dei big UE (390 euro), la spesa in Italia è più bassa del 30%. Ed è diminuita del 2% dal 2006 al 2014, mentre il totale di quella sanitaria è aumentata dell’8%. Per un totale della spesa farmaceutica pubblica di circa 17 miliardi". Inoltre ha rilevato che "i nostri prezzi dei medicinali sono inferiori del 15/20% rispetto a quelli dei principali Paesi europei".” “