L’impresa "Terre solidali", che collabora con il Presidio di 10 Caritas del Sud Italia, "vuole offrire una possibilità di inserimento lavorativo a detenuti presenti nel carcere di Trani e Bari". Ne ha parlato oggi don Raffaele Sarno, direttore della Caritas diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie, intervenendo al convegno "Cibo, terra e lavoro: i migranti economici nell’area del Mediterraneo", organizzato all’Expo. Raccontando questa esperienza che è operativa da due anni don Sarno ha spiegato: "Ci siamo subito interfacciati con le istituzioni: da un lato la Caritas e, dall’altro, il ministero della Giustizia con un finanziamento attraverso la cassa delle ammende". La creazione di una équipe ha portato a un lavoro in dialogo con l’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna), con l’obiettivo di togliere dal carcere alcuni detenuti. "Non è stato facile in un primo momento – ha raccontato don Sarno – ottenere la disponibilità di terreni incolti. Abbiamo iniziato con appezzamenti ridotti, di cui paghiamo un affitto mensile. È importante, infatti, in un contesto di diffusa illegalità, agire nel rispetto della legalità". In totale in due anni hanno lavorato nei campi a turno 20 persone, al fianco di personale anche specializzato che ha trasferito specifiche competenze".” “