I salari dei lavoratori stagionali impiegati in agricoltura, rivela il Rapporto 2015 del "Progetto Presidio" sono in genere molto bassi: mediamente si aggirano intorno a 20/25 euro al giorno, ma possono raggiungere anche i 30/40 in particolari situazioni e per specifiche attività lavorative (ad esempio, con la raccolta a cottimo di alcuni tipi di frutta o di ortaggi, come i pomodori o i cocomeri, in caso di raccolta con il cattivo tempo). Molto critiche le condizioni alloggiative: uno su tre vive in una abitazione/struttura di accoglienza (parrocchie, canoniche); due su tre hanno invece una sistemazione del tutto precaria (tende, casolari diroccati, all’addiaccio). Molto diffusa è la condizione di sovraffollamento: il 48% coabita con un numero di persone compreso fra 1 e 10; il 40% coabita un numero di persone compreso fra 11 e 50; 15 tra i soggetti intervistati convivono con oltre 50 persone. Agli operatori di Presidio la maggior di questi immigrati ha chiesto un intervento sotto forma di aiuto nella ricerca di una sistemazione alloggiativa adeguata (1 su 3 ); orientamento sulla propria condizione e verso i servizi del territorio; aiuto sanitario; aiuto legale/amministrativo. Quanto alla condizione lavorativa, emerge una sistematica violazione dei diritti riconosciuti dall’ordinamento italiano, a partire dalla paga, dal mancato diritto al riposo, alla sicurezza sul lavoro. (segue)” ” ” “