CARDINALE PAROLIN: LAUDATO SI’, "SIAMO UN’UNICA FAMIGLIA UMANA"

Il quadro internazionale, ha spiegato il segretario di Stato citando passi della "Laudato si’", chiede di riconoscere che "l’ambiente, la terra e il clima sono un bene comune e collettivo, che appartiene a tutti e destinati a tutti, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti". Da questa consapevolezza deriva la sfida di "rafforzare la convinzione che siamo un’unica famiglia umana". Tale consapevolezza, ha aggiunto, "reca con sé un cambiamento di prospettiva, un ri-orientamento dei nostri passi", ispirato da una "visione più integrale e integrante", per citare Papa Francesco, che può essere sintetizzato solo "accogliendo e promuovendo il paradigma di ecologia integrale della Laudato si’", modello che permette di "rispondere al grido del povero" e di rifiutare la cultura dell’individualismo" che porta al degrado dell’ambiente. Ciò che ha impedito alla comunità internazionale di assumere questa prospettiva, ha detto il card. Parolin citando sempre l’Enciclica, è stato "la mancanza di coscienza e di responsabilità e la scarsa consapevolezza dei propri limiti". Tuttavia, ha sottolineato il porporato, "viviamo in un contesto" in cui è "possibile lasciarsi alle spalle il mito moderno del progresso materiale illimitato" e puntare a un progresso "più sano, più umano, più sociale, più integrale. Dobbiamo cogliere questa grande opportunità, coltivando tre obiettivi interconnessi: aiutare la dignità umana fiorire; contribuire a sradicare la povertà e, terzo, contribuire a contrastare il degrado ambientale". (segue)” “

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