Profughi: Iacomini (Unicef), “in nome del Giubileo fermiamo morte bambini in mare”

“Il Mar Egeo oggi, come le nostre coste fino a ieri, sta diventando la tomba di troppi bambini. Non possiamo più permetterlo”. È quanto afferma Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, commentando la tragica morte di 11 persone, tra cui 5 bambini, a causa di un barcone di migranti rovesciatosi questa mattina di fronte alle coste della Turchia. “Non ne possiamo più di leggere frasi come ‘ennesima tragedia nel mar Egeo’. Oggi hanno perso la vita 5 bambini, ieri altri sei tra cui un neonato”, prosegue Iacomini, per il quale “non riusciamo nemmeno più a contare il numero dei naufragi, dei morti, dei migranti che hanno perso tutto nel tentativo di raggiungere l’Europa solcando questa porzione di mare tra Grecia e Turchia”. “Ogni settimana, ogni giorno muoiono bambini in mare”, rileva Iacomini, secondo cui “è vergognoso che, nonostante siano mesi che notizie del genere rimbalzino sui mezzi di comunicazione, nessuno faccia qualcosa per mettere fine a questa ecatombe”. Per questo, afferma, “mi rivolgo a tutti i vertici politici e istituzionali d’Europa e del nostro Paese: in nome del Giubileo della misericordia iniziato ieri, poniamo fine a questo scempio senza precedenti”. Secondo l’Unicef sono 232 milioni i bambini nel mondo costretti a vivere in regioni coinvolte nei conflitti armati e 250mila hanno dovuto imbracciare un’arma. La loro unica speranza è arrivare in Europa, “gli stiamo togliendo anche questa” conclude.

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