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“Anche la necessaria opera di rinnovamento delle istituzioni e delle strutture della Chiesa è un mezzo che deve condurci a fare l’esperienza viva e vivificante della misericordia di Dio che, sola, può garantire alla Chiesa di essere quella città posta sopra un monte che non può rimanere nascosta, soltanto risplende una Chiesa misericordiosa”. A puntualizzarlo è stato il Papa, che nell’udienza di oggi ha spiegato il senso spirituale più profondo dell’anno giubilare che è cominciato ufficialmente ieri con l’apertura della Porta Santa in questa stessa piazza. “Se dovessimo, anche solo per un momento, dimenticare che la misericordia è quello che a Dio piace di più – ha ammonito Francesco – ogni nostro sforzo sarebbe vano, perché diventeremmo schiavi delle nostre istituzioni e delle nostre strutture, per quanto rinnovate possano essere”.