Irlanda: i vescovi segnalano il problema-casa. “Centrale per protezione della dignità umana”

Il diritto a una casa adeguata è “centrale per la protezione della dignità umana, poiché dall’avere un’abitazione sicura dipendono molti diritti, quali la salute, l’istruzione e il lavoro”, si legge in un articolato messaggio della Conferenza episcopale irlandese per la giornata internazionale per i diritti umani che si celebra il 10 dicembre. “Il numero sempre crescente d’individui e famiglie che risultano essere senza dimora quest’anno segnala i gravi fallimenti delle politiche sociali”, denunciano i vescovi. Il problema a Dublino è più grave “che in qualsiasi altro momento della storia irlandese moderna”. Un punto particolarmente problematico sono le proprietà ipotecate: è “necessaria una strategia che riconosca che la casa per una famiglia è più che una proprietà o un investimento” e che le banche e gli istituti finanziari si adoperino, pena il rischio che “ancora più famiglie perdano la casa in questo inverno”. Il problema si estende alle persone che hanno cercato e ottenuto asilo in Irlanda, alle nuove ondate di rifugiati in arrivo, alle persone vulnerabili. Alla comunità civile i vescovi chiedono di aumentare gli sforzi per evitare la morte di persone senza dimora; alle comunità cattoliche di “farsi vicine a chi vive in questa sofferta realtà” sull’esempio di papa Francesco, sostenendo le organizzazioni che lavorano per i senzatetto, di evitare “terribili stigmatizzazioni” e fare in modo che “le comunità siano ambienti accoglienti per chi vive questa situazione”.

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