Elezioni regionali in Francia: mons. Brunin (vescovi), “non lasciamoci paralizzare dai discorsi ideologici”

Non si sono valutati i programmi locali e si è orientato il proprio voto in base a sfide che implicano competenze nazionali come quelle delle migrazioni e della sicurezza. È la lettura di monsignor Jean-Luc Brunin, vescovo di Le Havre e presidente della Commissione episcopale famiglia e società, al voto di domenica scorsa al primo turno delle elezioni regionali di Francia che ha per il momento premiato il Front National. Interpellato dalla Radio cattolica “Rcf”, il vescovo ammette la sua sorpresa “dal momento che da questo partito non si è ascoltato un programma per le regionali”. Mons. Brunin spiega: “Ci hanno parlato di migranti, ma la questione della regolazione del flusso migratorio non è di competenza regionale. Ci hanno parlato di sicurezza ma anche questo argomento non è di competenza regionale”. Questo risultato rivela che “ci sono paure e inquietudini per il futuro ma anche forme di rifiuto. Il rischio è quello di generare “divisioni” nel Paese mentre la sfida oggi per la Francia è quella di “dirigersi verso una coesione sociale” e in questo percorso “c’è una responsabilità della classe politica”. In un comunicato, il vescovo si è quindi rivolto alla sua diocesi: “non lasciamoci paralizzare dalle promesse elettorali o da discorsi ideologici che non riguardano le competenze del governo regionale”. “Il Vangelo e l’insegnamento di Papa Francesco ci incoraggia a partecipare in maniera responsabile all’edificazione di una società solidale e fraterna”.

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