Vatileaks 2: p. Lombardi, “sistema giudiziario autonomo e separato da quello italiano”

“Nello Stato della Città del Vaticano vige un sistema giudiziario proprio, del tutto autonomo e separato da quello italiano, dotato dei propri organi giudiziari per i diversi gradi di giudizio e della necessaria legislazione in materia penale e di procedura penale. In esso esistono tutte le garanzie processuali caratteristiche dei più evoluti ordinamenti contemporanei”. A ricordarlo è padre Ferderico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in una nota su “Vatileaks 2”. Nel Tribunale vaticano, ricorda il portavoce, “sono previsti e pienamente attuati tutti i principi fondamentali, quali la precostituzione per legge del giudice naturale, la presunzione d’innocenza, la necessità di una difesa tecnica (tramite avvocati di fiducia o d’ufficio), la libertà del collegio giudicante di formarsi una convinzione sulla base delle prove, in un dibattimento pubblico e nel contraddittorio tra accusa e difesa, sino alla emanazione di una sentenza che deve essere motivata e che può essere impugnata sia con l’appello sia poi con il ricorso per cassazione. Più di recente, infine, è stato anche espressamente introdotto nell’ordinamento vaticano il diritto al giusto processo ed entro un termine ragionevole”. “Le persone incaricate della funzione giurisdizionale, sia inquirente che giudicante, vengono poi selezionate tramite cooptazione, non potendo essere reclutate mediante un concorso pubblico tra i cittadini dello Stato, come normalmente avviene presso gli altri Stati” e.”vengono così selezionate tra professionisti di altissimo livello”.

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