Medico italiano ucciso in Kenya: mons. Brambilla (Novara) ai funerali, “il suo gesto un raggio di luce”

“In un tempo come il nostro dove l’angoscia ci circonda da ogni parte, il tuo gesto, Rita carissima, è un raggio di luce”. Lo ha affermato ieri il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, durante i funerali di Rita Fossaceca, medico dell’Ospedale Maggiore novarese uccisa in Kenya, dove si trovava come volontaria, a servizio di un orfanotrofio. Ricordando “l’impulso del cuore” e “l’intuizione del genio femminile” che aveva portato la dottoressa ad aprire un orfanotrofio in Kenya, mons. Brambilla ha riconosciuto che “anche noi sentiamo che una parte di noi è venuta meno, che hai dato la vita per i poveri, difendendo il tuo orfanotrofio”. “Mentre ci avvolge da ogni parte la paura del terrore – ha proseguito il presule – la tua scelta di aprire un ‘luogo di cura per gli orfani’ è un balsamo sulle nostre paure, è una stella che brilla nelle nostre tenebre”. Parlando dei bambini a cui Fossaceca si è dedicata, mons. Brambilla ha ricordato che “lei è stata una ‘buona notizia’ per loro; quando arrivava, era ‘annuncio di gioia’ per tutta la casa”. “Non ha mai ostentato la motivazione interiore che la muoveva – ha aggiunto – si sentiva semplicemente la mamma di questi bambini. Anzi, voleva essere la stessa vita di questi bambini, nutrendoli, curandoli, educandoli, amandoli”. “Voi che l’avete conosciuta e stimata – ha concluso mons. Brambilla – non ammainate la sua bandiera, non disperdete l’eredità di Rita”.

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