“La misericordia per Bergoglio è un tempo e un processo in cui il nostro passato non è un monolite ma ha un significato perché la conversione può cambiare il senso di ciò che è stato vissuto. Questa è la potenza della misericordia: agisce sulle colpe del passato. Ma il tempo della misericordia è soprattutto il presente che consente il contatto”. Lo ha detto padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, durante il convegno organizzato dalla Fnsi e dalla associazione Amici di Padre Dall’Oglio che si è tenuto oggi a Roma sul tema “Cristiani e musulmani per la misericordia”. Proprio al religioso, rapito dai terroristi in Siria e ancora nelle loro mani, è stato dedicato l’incontro. “Il concetto per il Papa della misericordia – ha continuato Spadaro – è soprattutto civile e politico che diviene sinonimo di pace e dialogo. Non è quindi solo un concetto che rimane chiuso nel suo ambito ma la misericordia, come categoria politica, chiede di non considerare mai niente e nessuno come perduto”. Il direttore di La Civiltà Cattolica ha ricordato inoltre le parole di Omar Abboud, musulmano e direttore dell’Istituto di dialogo di Buenos Aires: “Nell’intervista che gli feci, Abboud ha sottolineato che se la pace è conseguita con la sofferenza si sta costruendo una bomba che prima o poi esploderà. Abbiamo perciò bisogno di un nuovo immaginario di pace. Il Papa e l’Imam di Bangui che salgono insieme sulla papamobile ne costruiscono una nuova”. “Infine – ha concluso – il Giubileo della misericordia chiede un impegno spirituale: cercare e trovare il volto di Dio, è questo il periodo migliore per farlo”.