Giubileo: Libia, Tripoli apre la Porta Santa, Bengasi no

Apertura della Porta Santa al mattino e celebrazione ecumenica di sera per chiedere il dono della pace. È questo il programma dell’apertura del Giubileo a Tripoli, in Libia. Il Paese, nonostante l’accordo firmato ieri a Tunisi tra le fazioni che fanno capo al governo di Tripoli e altre a quello di Tobruk, resta in preda al caos e alle infiltrazioni dei miliziani dello Stato islamico. Il numero di fazioni, tribù in lotta tra loro, lo rende di fatto ingovernabile. In questo clima verrà inaugurato, la mattina di venerdì 11 dicembre, a Tripoli, l’Anno Santo della Misericordia. La Porta Santa sarà aperta dal vicario coadiutore, padre George Bugeja. Secondo quanto riferito dalla Nunziatura apostolica di Libia e Malta, la sera dello stesso giorno è prevista una celebrazione ecumenica con i rappresentanti delle diverse denominazioni cristiane presenti “per pregare per la pace e la riconciliazione”. La situazione di violenza e tensione nel Paese ha costretto tanti lavoratori stranieri, come i filippini, che compongono la comunità cristiana locale, ad abbandonare il Paese. Non sarà per questo una celebrazione in tono minore. Anzi. “La scelta di celebrare il venerdì – giorno di riposo per i Paesi islamici” è stata voluta, spiegano dalla Nunziatura, proprio “per permettere ai lavoratori rimasti di essere presenti. A Bengasi, invece, non ci sarà alcuna celebrazione a causa della estrema delicatezza della situazione sul terreno”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy