Dialogo: Pallavicini (Coreis), “i credenti di tutte le fedi tornino a pregare insieme”

“Nel Sacro Corano, accanto al nome di Dio viene citato spesso l’attributo ‘il misericordioso’. I musulmani lo lodano proprio come tale sia nelle preghiere rituali sia nei saluti fra i membri della comunità. Ci sono vari riferimenti alla misericordia soprattutto nei profeti. Come Maria, la madre di Gesù, che in un capitolo a lei dedicato si rivolge al Dio misericordioso. Ciò dovrebbe essere di ispirazione per i cristiani e i musulmani”. Lo ha detto Yahya Pallavicini, vice presidente Coreis, la Comunita religiosa islamica, nell’ambito del convegno organizzato nella sede della Fnsi e dall’associazione amici padre Dall’Oglio. “I miscredenti invece – ha proseguito – credono solo in se stessi e all’apparenza delle loro azioni. L’ignoranza e l’individualismo sono le caratteristiche di coloro che non scelgono di preferire la misericordia”. “Grazie alle pace – ha aggiunto Pallavicini – fra i credenti di ogni comunità religiosa l’uomo può compiere la sua permanenza nel mondo tramite amore, fratellanza, collaborazione e vicinanza ai poveri in occasioni per praticare gli aspetti concreti del misericordioso come ad esempio l’amore coniugale”. “In questi tempi di grande confusione e strumentalizzazione della religione – ha concluso il rappresentante del Coreis -, è più che mai opportuno che i credenti di tutte le fedi tornino a pregare insieme, perché la pace è la finalità dei religiosi”.

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