Dialogo: Akkad (imam di Trieste), “siamo una minoranza ma possiamo dare tantissimo all’Italia”

“Rivolgo due critiche alla nostra comunità di leader islamici e una ai concittadini italiani. La prima è sotto forma di appello: dobbiamo unirci sotto lo stesso tetto. La frammentazione fra gli imam in italia non è giustificata. Sicuramente richiede uno sforzo intellettuale e pratico”. A dirlo è stato Nadir Akkad, imam di Trieste, durante il convegno “Cristiani e musulmani per la misericordia” presso la sede di Roma della Fnsi. “La seconda – ha proseguito – è per i miei colleghi imam italiani ai quali chiedo di essere più responsabili e vicini alla nostra comunità. I nostri Imam devono integrarsi di più e predicare in lingua italiana. Devono comunicare con gli italiani. Come far arrivare i nostri concetti di pace se non parliamo in italiano? La terza critica è rivolta ai nostri concittadini italiani. Questa è la nostra patria amata, qui dobbiamo confrontarci insieme. Vogliamo trasmettere questo messaggio: i vostri fratelli musulmani sono con voi. Siamo una minoranza ma possiamo dare tantissimo all’Italia”. Infine, l’Imam ha concluso con una preghiera all’Onnipotente: “Chiedo di cambiare i nostri cuori per stare uniti sotto lo stesso cielo adorando lo stesso Dio”.

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