Cardinale Vegliò: dialogo fra le religioni “focalizzato sulla povertà”

“Questo incontro ha luogo nella scia di eventi che non aiutano a cercare una apertura verso i migranti. Negli ultimi giorni abbiamo però sentito dire che l’atteggiamento dell’Europa nei loro confronti deve essere di misericordia. Non significa far finta che non sia successo nulla, ma questo approccio chiede di fare un passo in più: di vincere il male con il bene”. Con queste parole il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, ha inviato il suo saluto al convegno organizzato oggi a Roma dalla Federazione nazionale della stampa italiana, “Cristiani e musulmani per la misericordia”. Il messaggio del porporato è stato letto da padre Matteo Gardzinski, rappresentante della pastorale dei migranti. “A causa del terrorismo – ha proseguito il cardinale – si è diffuso un atteggiamento di sospetto e condanna delle religioni. Nessuna religione è immune dal fondamentalismo ma, come ha accennato il Santo Padre, bisogna guardare ai valori positivi che tutte le religioni esprimono. Il dialogo in questo anno della misericordia, può essere focalizzato sulla povertà ed è necessario che fra le religioni avvenga in uno spirito di affidamento a Dio”. “Giovanni Paolo II – ha concluso -, dopo la conclusione del Giubileo del duemila, nella giornata del migrante disse che il dialogo non deve nascondere ma esaltare il dono dell’accoglienza in cui possono unirsi tante persone anche quelle che non credono”.

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