Elezioni regionali in Francia: mons. Ulrich (Lille), “non si può essere cattolici, cioè universali, e xenofobi”

“Non si può essere cattolici, e cioè universali, e xenofobi, cioè fare selezione tra chi è mio fratello e rifiutare l’altro perché diverso da me”. Risponde così l’arcivescovo di Lille, monsignor Laurent Ulrich al quotidiano cattolico La Croix che gli chiedeva di dare una “indicazione” per le elezioni regionali che si svolgeranno domani in Francia. In un comunicato, il vescovo Ulrich scrive: “La Chiesa cattolica non si associa ad alcun partito e non riconosce in nessun programma una perfetta adesione con il suo insegnamento sociale. Ma ogni linguaggio volto ad escludere l’altro perché diverso da me, non è compatibile con l’insegnamento di Cristo”. “E’ vero – aggiunge – che le situazioni che stiamo affrontando sono complesse; l’attualità di questi ultimi giorni le drammatizzano ancora di più”. Ma il vescovo mette in guardia gli elettori dagli slogan elettorali semplificatori e mediatici. “La politica, sempre complessa, non può essere ridotta in tre frasi”.

E alla domanda esplicita de La Croix sulla compatibilità del Front National con i valori del Vangelo, l’arcivescovo Ulrich risponde: “i propositi carichi di odio, la condanna aggressiva, la squalifica degli avversarti non sono compatibili con il Vangelo. Così come far credere che si possano risolvere i problemi di una regione a partire da un solo punto di vista e cioè il rifiuto di coloro che vengono da fuori”. Ed aggiunge: “il ruolo della Chiesa è istruire le coscienze, dare dei riferimenti per le analisi politiche”. “Ma c’è un criterio fondamentale ed è l’accoglienza dell’altro”.

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