Cardinale Parolin: “misericordia, prima dei trattati”, può “spianare terreni di pace e vie degli esodi forzati”

“E’ la misericordia, prima ancora dei trattati, a poter spianare i terreni di pace e le tante vie degli esodi forzati che stanno cambiando anche la geografia del mondo”. A dirsene convinto è stato ieri sera a Roma il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, intervenuto alla presentazione del libro di Angelo Scelzo, “Il Giubileo, la misericordia, Francesco” (ed. Libreria Editrice Vaticana). La Chiesa e il mondo , ha constatato Parolin, “hanno fame e sete di misericordia e di tutto ciò che essa produce: sintonia di cuori, condivisione, dialogo, accoglienza. In una parola, pace e tutto ciò che, al contrario, l’odio, la violenza, il fanatismo spargono come veleno sulle relazioni tra gli uomini e tra i popoli”. Il Giubileo che si aprirà l’8 dicembre “presenta un carattere decisamente innovativo”. Anzitutto per la sua natura di “Giubileo tematico”, il primo nella storia degli Anni Santi. Proprio alla luce della misericordia, ha fatto notare il segretario di Stato, “non c’è dubbio che questo è il Giubileo di Papa Francesco”, mentre la misericordia è “la via maestra della Chiesa”. E questo Anno Santo dimostra più di ogni altro “che la Chiesa vive pienamente e a fondo il proprio tempo”. In realtà, “Papa Francesco ha chiaramente avvertito l’Anno Santo della misericordia come un’esigenza, anzi un’urgenza, della Chiesa di questo inizio millennio”.

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