Cardinale Parolin: misericordia è “motore di spinta” per “Chiesa in uscita”

Il Giubileo “può essere visto come il passo ulteriore” di quella “Chiesa in uscita” auspicata dal Papa, ha detto ieri sera il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, intervenuto alla presentazione del libro di Angelo Scelzo, “Il Giubileo, la misericordia, Francesco” (ed. Libreria editrice vaticana). In questo Anno Santo, ha ricordato, “siamo chiamati ad aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso le nostre società creano in maniera drammatica”. Molte le ferite causate dalla “indifferenza di interi popoli e nazioni”, i drammi “all’ombra della miseria e dell’odio”, gli “attentati alla dignità umana, alla libertà, ai diritti fondamentali”; la Chiesa “è chiamata a curarle” con la consolazione, la misericordia, la solidarietà e l’attenzione. Per il segretario di Stato, la misericordia è il principale “motore di spinta” per portare la Chiesa “all’incontro con le necessità vitali dell’uomo”. Si capisce perché Francesco “abbia messo al centro del Giubileo straordinario la riscoperta delle Opere di misericordia, quelle corporali e quelle spirituali”. “Non tutto, su questo piano, è stato ancora programmato. Perché la misericordia, come la carità – ha concluso Parolin -, è aperta alle novità e conta sulla fantasia”, ed è proprio nelle periferie e nelle “aree di nessuno” che il Papa “avverte l’urgenza di stendere il manto di una misericordia della quale la Chiesa non può conoscere nessuna misura colma”.

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