L’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede, in collaborazione con la Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo e con la Pontificia Università Urbaniana (Puu), ha organizzato, il 2 dicembre, una conferenza presso la Pontificia Università Urbaniana per commemorare i 50 anni della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate. All’evento, riferisce l’ambasciata di Israele in un comunicato, hanno partecipato circa cento persone tra cui esponenti del Vaticano, numerosi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, rappresentanti del mondo accademico, della Comunità ebraica, del clero e della stampa. Tra i relatori, il presidente della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, il cardinale Kurt Koch, il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, Paolo Trianni, della Facoltà di teologia Puu, Raymond Cohen, della Hebrew  University of Jerusalem. Nei saluti iniziali l’ambasciatore israeliano Evrony ha sottolineato l’importanza del dialogo e spiegato come la dichiarazione Nostra Aetate abbia aperto la  strada a diversi sviluppi tra cui l’instaurazione di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e lo Stato di Israele nel 1994 e le visite ufficiali di tre Papi in Israele. Nell’occasione è stata inaugurata la mostra “Un popolo, un libro, una terra” presentata dal rabbino Cooper, vice direttore del Centro Wiesenthal e da Francesco Bandarin rappresentante dell’Unesco.