Focsiv: Premio del volontariato internazionale, quattro i premiati, tra cui Nawal “l’angelo dei profughi”

Un pediatra in Bolivia con la famiglia, una volontaria europea in India, due giovani donne che difendono i diritti dei lavoratori in Cina o aiutano a salvare le vite dei migranti sui barconi: sono stati assegnati oggi a Roma i riconoscimenti delle categorie Volontario internazionale e Giovane volontariato europeo, più due menzioni speciali, del XXII Premio del volontariato internazionale promosso da Focsiv-Volontari nel mondo, in occasione del 5 dicembre, Giornata mondiale del volontariato. Al Premio viene conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. “Il riconoscimento della più alta carica dello Stato – ha dichiarato Gianfranco Cattai presidente della Focsiv -, non solo ci gratifica e ci rende orgogliosi, ma riconosce il ruolo sociale che il volontariato, soprattutto cristiano, ha in questo Paese, un ruolo che va oltre l’impegno civico poiché è arricchito dal senso misericordioso del dono, non del superfluo, ma di se stessi”. Alla cerimonia è intervenuto anche monsignor Nunzion Galantino, segretario generale della Cei.

Alessandro Manciana, 43 anni medico pediatra da 10 anni in Bolivia con la sua famiglia, una lunga esperienza di volontariato in ambito sanitario in Sud America, oggi impegnato con Celim Bergamo per la salute delle popolazioni dell’area rurale dell’altopiano boliviano, vince il Premio Volontario Internazionale Focsiv.

https://www.youtube.com/watch?v=wulanECuDEQ

Enrica Miceli, 31 anni, laureata in relazioni internazionali e un diploma di perfezionamento post-laurea presso la Scuola di Politica Internazionale e Cooperazione allo Sviluppo Spices-Focsiv, è stata volontaria con il Servizio Volontario Europeo con Auci per un anno in India a fianco delle donne e dei bambini nello Stato del Kerala, vince il Premio Giovane Volontario Europeo Focsiv.

https://www.youtube.com/watch?v=-VPLfncsxcA

Le due menzioni speciali: Laura Battistin è una giovane volontaria Iscos, Ong promossa dalla Cisl, vive in Cina dal 2008 dove opera per la difesa dei diritti dei lavoratori insieme a organizzazioni cinesi; Nawal Soufi, nota come “l’angelo dei profughi”, 26 enne di origine marocchina che vive in provincia di Catania, è un punto di riferimento per migliaia di migranti che la chiamano dai barconi sul suo cellulare per chiedere aiuto, per sopravvivere al viaggio della disperazione nel Mediterraneo, per un consiglio, per non cadere nelle mani del racket degli ‘scafisti di terra’.

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