Diocesi: mons. Giudici (Pavia), “è possibile il perdono senza misura”

“Non finiamo mai di esplorare l’esperienza del perdono e della misericordia”. È quanto scrive monsignor Giovanni Giudici, amministratore apostolico di Pavia, nell’editoriale pubblicato dal settimanale diocesano “il Ticino”, oggi in edicola. Secondo il presule “ciascuno di noi sa bene che la sua vita è segnata dal debito che egli ha nei confronti degli altri: abbiamo bisogno di essere perdonati per non aver compreso il dono che costituisce e avvolge la nostra vita”. “Usare misericordia con gli altri, accettare di avere misericordia delle nostre fragilità è sempre possibile perché il nostro Dio ha voluto stringere un legame personale con ogni uomo, con ogni donna”. “L’Anno Santo della Misericordia – osserva – ci consentirà di entrare più profondamente nel mistero luminoso di Dio, ci stimolerà a riconoscere che è possibile il perdono senza misura, perché con questa larghezza siamo stati perdonati noi per primi”. Non manca poi un riferimento al sacerdote pavese don Andrea Migliavacca che verrà ordinato vescovo il 9 dicembre e il 20 “farà il suo ingresso nella diocesi di San Miniato proprio in occasione dell’apertura del Giubileo della Misericordia in quella Chiesa”. “Altamente simbolica è questa scelta”, afferma monsignor Giudici che, citando il motto scelto dal neo vescovo – “Maestro, dove abiti?” – conclude: “Tutti siamo stati chiamati perché il Signore ha esercitato misericordia nei nostri confronti. E proprio la chiamata ricevuta nella nostra piccolezza e fragilità, ci impegna a essere misericordiosi e a perdonare”.

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