“C’è bisogno di politiche più efficaci, più concrete e puntuali. Ce n’è assoluto bisogno. Non le vediamo e pertanto le invochiamo. Questo è un momento propizio, favorevole, significativo per chiedere proprio ai responsabili questo tipo di intervento che non sia di parole ma di fatti concreti”. Lo ha detto, oggi, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a margine del suo intervento al Festival della famiglia, a Riva del Garda, rispondendo alla richiesta di indicare gli interventi necessari per sostenere le famiglie. “La Chiesa come sempre afferma la famiglia e sostiene la famiglia secondo la nostra Costituzione, che è appunto formata da un uomo e una donna basata su un patto matrimoniale, aperta alla vita, luogo fondamentale, insostituibile non soltanto per la generazione dei figli ma anche per la prima e fondamentale educazione dei figli alle virtù civili, umane e, se credenti, anche di fede”, ha proseguito il porporato. “Ha la capacità di perdonarsi tutti i giorni, di ricominciare quotidianamente e di lottare. Ho sentito a Philadelphia durante la Giornata mondiale della famiglia delle testimonianze da tutto il mondo di coppie, di famiglie molto belle. Tutte quante in situazioni non facili – malati, persone anziane, figli disabili – ma tutte hanno fatto appello alla forza della preghiera, della grazie e al fatto che la fedeltà coniugale è una lotta, tutti i giorni, perché bisogna ricominciare con la preghiera, con la buona volontà e con spirito di sacrificio”. Rispondendo a un’altra domanda, ha evidenziato: “La Chiesa cattolica di sua natura è una comunità educante, lo è sempre stata. In quanto annuncia Gesù che è la pienezza dell’umano. Pertanto, attraverso le comunità parrocchiali, le associazioni, i gruppi, i movimenti crea dei luoghi educativi dove i ragazzi, grazie ai loro genitori, possono trovare non soltanto l’indicazione di valori autentici ma anche l’esperienza concreta di questi valori”.