Visita del Papa in Kenya: card. Njue (Nairobi), “una benedizione, non solo per i cattolici”

“La visita di Papa Francesco in Kenya – sua prima meta in Africa – è stata una vera benedizione per i keniani, non solo per i cattolici, ma anche per le persone di tutte le religioni”. Lo scrive il card. John Njue, arcivescovo di Nairobi, sull’odierna edizione dell’Osservatore Romano, a un mese dal viaggio di Bergoglio in Africa. “Vale la pena notare che l’ultimo Papa a visitare il Kenya era stato Giovanni Paolo ii nel 1995, quando la stragrande maggioranza dei giovani cattolici non era ancora nata. Vent’anni dopo, la presenza di Papa Francesco ha restituito un po’ di vita alla Chiesa e al Paese in generale”, afferma il porporato. “Nelle strade di Nairobi, sui sentieri dei villaggi nelle zone rurali, ci sono segni visibili del fatto che la visita del Papa ha lasciato un’impronta indelebile nel nostro amato Paese. Di fatto, molti hanno descritto i tre giorni della sua visita come momenti di amore, riflessione, unità e fede per il Kenya”. E aggiunge: “Per la prima volta dopo molto tempo, i keniani hanno messo da parte le differenze politiche, religiose ed etniche per accogliere il Pontefice”. “Ci ha ricordato che non può esserci rinnovamento del nostro rapporto con la natura senza un rinnovamento dell’umanità”. Papa Francesco “ha ricordato espressamente ai nostri leader la grande responsabilità a loro affidata nel servizio all’intero popolo keniano. Questo messaggio è giunto opportuno, dal momento che il nostro Paese stava affrontando scandali dovuti alla corruzione”. La visita ha “unito membri di religioni diverse nel Paese”.

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