Diocesi: mons. Oliva (Locri-Gerace), solidarietà al vicesindaco Ceratti, minacciato dalla criminalità organizzata

“Sdegno” e “ferma condanna” viene espressa  dalla diocesi di Locri-Gerace dopo l’ennesimo attacco della criminalità nei confronti di un amministratore comunale. È successo a Bianco (Rc) dove al vicesindaco Pasquale Ceratti è stata assegnata una scorta in seguito ad attività investigative dalle quali è emerso il pericolo di un attentato nei suoi confronti. Appresa la notizia il vescovo, mons. Francesco Oliva, ha incontrato Ceratti per esprimergli la “vicinanza sua personale e di tutta la comunità diocesana”. Durante il colloquio – informa una nota della diocesi –  il vescovo, apprendendo l’intenzione del vicesindaco di rassegnare le proprie dimissioni, ha provato a “convincerlo di recedere dalle sue intenzioni”. “È un giovane preparato, un medico molto stimato – ha dichiarato mons. Oliva – uno dei giovani professionisti che aveva scelto di tornare dare il proprio apporto anche in politica per la sua terra. La politica ha bisogno di gente pulita, che non si piega ai ricatti e alle intimidazioni. Far fuori dalla politica un giovane così motivato è una perdita per tutti e per il bene comune”. Il presule auspica che tutta la società civile “sia capace di fornire una risposta chiara e netta contro chi vuole fare della sopraffazione e dell’intimidazione il proprio metodo di vita”.

Per la diocesi, Ceratti (la cui famiglia è stata tragicamente segnata dall’uccisione del genitore, Stefano Ceratti, nel 1992) “non deve essere lasciato solo, va sostenuto; devono essere messe in piedi tutte le iniziative necessarie per favorire e garantire un clima sicuro e democratico nel confronto politico. Non bisogna permettere che fatti come questi spengano la speranza dei cittadini”. La diocesi rivolge anche un “plauso” alle forze dell’ordine che, “grazie a una preventiva azione di contrasto del crimine, hanno saputo intercettare l’intenzione assassina e stanno garantendo la sicurezza del dottore Ceratti. “Mi auguro – ha concluso il vescovo – che il dottor Ceratti receda dalla sua volontà di dimissioni. Ma, soprattutto, mi auguro che la coscienza civile del Paese reagisca e che tutti uniti si lotti contro ogni forma di organizzazione malavitosa, qualunque sia il suo nome, ‘ndrangheta, camorra o mafia”.

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