Diocesi: mons. Savino (Cassano all’Jonio), “la famiglia ritorni a essere scuola di umanità”

Accompagnare, formare e integrare. Sono i “tre verbi paradigmatici e programmatici per le famiglie” evidenziati dal vescovo di Cassano all’Jonio, monsignor Francesco Savino, nell’omelia pronunciata ieri in occasione della festa della Santa Famiglia di Nazareth. “Nessuno fugga, per paura o per vigliaccheria, dalla famiglia”, ha aggiunto il presule, perché “come cosa preziosa, va ‘custodita’ nello scrigno di ogni pastorale ‘in uscita’”. Commentando il Vangelo, mons. Savino si è chiesto: “Che fare per le famiglie che ci sono accanto nella vita di ogni giorno, per curare e fasciare le loro ferite?”. “Non posso tralasciare tale domanda”, ha affermato. “Non posso non lasciarmi interpellare dai vagiti, qualche volta urla, che provengono dai ‘domicili’ di tante famiglie che incontro nella quotidianità del servizio pastorale”. “La famiglia – ha detto il presule citando Chesterton – è una bella istituzione proprio perché non è armoniosa. È sana proprio perché contiene così tante discrepanze e diversità”. E poi ha aggiunto: “La famiglia è un cammino faticoso, impegnativo e a volte conflittuale, come lo è la vita, del resto”. Ma c’è “una certezza”, secondo mons. Savino: “Non ci può essere un nuovo umanesimo senza una famiglia che ritorni a essere scuola di umanità”.

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