Diocesi: mons. Negro (Otranto), “come potremmo celebrare il Natale se chiudessimo il nostro cuore alla misericordia?”

“Il Natale del Giubileo è per noi una Festa della Misericordia divina”. È quanto scrive l’arcivescovo di Otranto, monsignor Donato Negro, nel messaggio natalizio inviato alle famiglie della diocesi. Prendendo spunto dalla natività di Gesù con sant’Antonio Abate, tela conservata nella chiesa SS. Pietro e Paolo di Zollino (Lecce), e dalla presenza nel dipinto di un cane, il presule richiama Tobia, “al centro di una commovente storia di relazioni e affetti familiari tra famiglie israelitiche che avevano subito la deportazione e vissuto difficili migrazioni”. “In questo Natale della Misericordia – osserva mons. Negro – l’esempio del biblico Tobia riecheggia nel nostro cuore, davanti alle difficoltà, talvolta tragiche, di tante famiglie migranti”. “Guai a noi – il monito – se ci lasciamo vincere dall’assuefazione e lasciamo intorpidire i nostri sentimenti cristiani”. “Come potremmo celebrare il Natale del Dio dell’amore se chiudessimo il nostro cuore alla misericordia?”, si chiede il presule che poi rievoca il brano evangelico in cui una “mamma cananea, pagana, chiede a Gesù di liberare sua figlia da un tormento demoniaco”. “Quante mamme non cristiane incontriamo oggi per le nostre strade – afferma mons. Negro – quante ne vediamo in televisione sui barconi della speranza con le figliolette al collo, che chiedono al Signore di essere liberate, loro o almeno le loro figlie, dal tormento demoniaco di una vita di stenti, di miseria, di paura e di oppressione”. “Facciamo loro spazio, in questo Natale, davanti al Presepe, nei nostri cuori e nelle nostre comunità cristiane”, conclude.

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