Diocesi: mons. Crociata (Latina), “la famiglia non è una prigione. È luogo in cui si impara a diventare persone”

“La famiglia non è una prigione, un mondo chiuso nel quale le persone esauriscono la loro vita e la loro funzione dentro un circuito isolato dal resto del mondo e della vita. La famiglia è il luogo in cui si impara a diventare persone, per comprendere la propria missione nella vita”. Lo ha affermato ieri il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, monsignor Mariano Crociata, nell’omelia per la festa della Santa Famiglia di Nazaret celebrata all’Abbazia di Fossanova. Secondo il presule “noi esseri umani raggiungiamo la nostra piena umanità non quando ci emancipiamo da Dio, ma quando scopriamo e accogliamo la nostra condizione e la nostra relazione di figli suoi”. “Oggi – ha proseguito – ci sono almeno due tendenze che si oppongono direttamente a questo insegnamento tipicamente evangelico e, prima ancora, profondamente umano”. “La prima – per mons. Crociata – è quella che fa del figlio un oggetto del desiderio dei genitori, se non addirittura solo della donna. Il figlio diventa una cosa, a cui si pretende di avere diritto”. “L’altra è quella a privilegiare nel rapporto con i figli la sola dimensione affettiva, trascurando quella educativa; come se possa bastare dare ai figli sicurezza, calore, amore, e non anche carattere, volontà, capacità di scelta e di decisione, senso di responsabilità e di autocontrollo”. “Il Natale e la festa della Santa Famiglia ci chiedono di misurarci con queste gravi esigenze”, ha proseguito il presule, per il quale “non c’è sviluppo economico che tenga se le persone si disorientano e le famiglie si sgretolano, annullando ogni senso di vita giusta e di buona convivenza”.

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