Misericordia: mons. Savino (Cassano all’Jonio), “andiamo dove qualcuno attende un sorriso”

“Andiamo tutti dove sappiamo che qualcuno attende un sorriso, un saluto, un’attenzione particolare, un perdono, una riconciliazione. Invitiamolo a pranzare con noi, se possibile, aggiungiamo un posto a tavola per condividere il poco o il molto che abbiamo e che siamo e proviamo a farlo come se fosse Gesù l’ospite”. È l’invito che monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, ha rivolto alla diocesi nel messaggio di Natale, “Gesti d’amore e di misericordia”. “Proviamo a vivere la gioia di accoglierlo nelle risposte che sapremo trovare alle necessità di chi ci sta accanto, a cominciare dai familiari, dai vicini di casa, dai conoscenti, per inglobare i più bisognosi di affetto, di compagnia, di cibo, di vestiti, di comprensione e aiuto. Cominciamo a toccare le ferite che attendono le nostre mani per essere sanate”, esorta il presule. Invitando al “nostro personale Giubileo della Misericordia”, monsignor Savino spiega che “la Misericordia è come una corrente di energia” e auspica che “le nostre case brillino di gesti di amore e misericordia come tante lampadine colorate accese per la festa!”. Il vescovo spera che “si avvii un torrente di progetti che dischiudano sentieri di occupazione per i tanti disoccupati”. Rivolgendosi ai giovani, il vescovo li invita a “contribuire con iniziative di sviluppo e valorizzazione della terra che ora è davvero deturpata”, mentre, con riferimento alla politica, monsignor Savino auspica che “torni ad essere la più alta forma di carità, esercizio di pietà e misericordia che riesca a disegnare un bene per tutti”.

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