Giubileo: mons. Castoro (Manfredonia), “facciamo la nostra parte nella costruzione di un mondo nuovo”

Mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo

“Oggi, il mondo ha più che mai bisogno della tenerezza di Dio che è misericordioso, paziente, mite e umile al punto che si è fatto Bambino in una mangiatoia”. Inizia così il messaggio natalizio di monsignor Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. “Il Bambino Gesù batte forte alla ‘porta’ del nostro cuore, oggi impaurito e sfiduciato per gli eventi delittuosi e ignobili accaduti, senza stancarsi mai di donare pace e perdono a quelli che lo cercano”, continua il presule, ricordando come questo fatto “ce lo insegna e ricorda il Giubileo appena iniziato, che lo Spirito Santo ha suggerito a Papa Francesco, come anno del grande perdono e del grande ritorno al Signore, della cui Misericordia tutti abbiamo più che mai bisogno”. “Ritorniamo perciò a Betlemme, ritorniamo al Signore”, è l’invito di monsignor Castoro. “Varchiamo la Porta santa che è Cristo – aggiunge – e facciamo la nostra parte, piccola ma insostituibile, nella costruzione di un mondo nuovo, quello in cui tutti ci riconosciamo figli e fratelli”. “Accendiamo le vere e più autentiche luci di Natale con la nostra testimonianza di vita”, “cominciamo a guardarci l’un l’altro con occhi nuovi e a scrutare il Mistero che è nell’altro”. Per questo “il Natale ci sproni a proteggere ogni uomo, la famiglia, gli ultimi, a far cessare soprusi, odi, false guerre di religione, omicidi legalizzati, orgogli nazionalistici”. “Sia la nostra testimonianza speranza e conforto per tutti”, conclude monsignor Castoro.

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