Dialogo interreligioso: Taranto, comunità islamica dona Bambinello a mons. Santoro

L’apertura della Porta Santa a Martina Franca, nella diocesi di Taranto, nei giorni scorsi, si è trasformata in un momento di fraternità interreligiosa. Alla cerimonia hanno partecipato molti dei migranti ospitati nelle varie strutture di accoglienza del tarantino e i richiedenti asilo politico dello Sprar di Martina Franca. Con loro c’era Hassen Chiha, rappresentante della comunità musulmana di Taranto e uno dei fondatori dell’Associazione Umat (Unione dei musulmani amici di Taranto). Per l’occasione i migranti musulmani hanno voluto donare all’arcivescovo un bambinello, in segno di rispetto per il Natale cristiano. “La Vergine Maria e suo figlio Gesù godono di una considerazione del tutto speciale tra i musulmani. Noi siamo qui – ha spiegato Chiha – per testimoniare la nostra gratitudine, per un dare un forte segnale di fratellanza e di comunione”. Sorpreso e contento monsignor Santoro, che ha dichiarato: “Lo spirito del Natale è Gesù, il Verbo di Dio fatto carne. Questo regalo inatteso ci porta a riflettere ancora una volta su quanto sia importante accogliere e rispettare chiunque. È un segno, in quest’anno santo, di rispetto reciproco e di stima per la fede degli altri. Riconoscerlo non significa affatto mettere tra parentesi il proprio credo”. Durante la Messa è emersa forte la condanna alle “guerre di religione” dove il nome di Dio viene strumentalizzato per produrre violenza e morte, ricordando che islam e cristianesimo sono annuncio di pace.

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