Accoglienza: mons. Pennisi (Monreale), “regaliamo a Gesù la nostra testimonianza”

“Il Natale non è un evento archeologico, nel quale commemoriamo la nascita di un personaggio del passato, ma è l’annunzio della nascita di un uomo nuovo che conosce l’origine della propria vita e cammina verso l’attuazione del suo destino di bellezza, di verità e di giustizia che trova in Cristo il suo fondamento”. Lo sottolinea monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, nel suo messaggio di Natale. Di fronte alla nascita del Figlio di Dio “l’unico comportamento sensato diventa quello di orientare le proprie energie e le proprie speranze lungo la stessa linea di orizzonte tracciata da Gesù: la solidarietà con tutti, la sconfitta della paura e della morte”. Dunque, “per chi prende sul serio il Natale, per chi crede nel fragile Gesù di Betlemme, cambia profondamente il modo di stare nel mondo e nella storia”. Dal Natale “dobbiamo imparare cosa significhi misericordia e accoglienza, secondo lo stile di vita di Gesù”. In questo Natale “siamo chiamati a essere uniti con la preghiera ai nostri fratelli e sorelle nella fede, che sono discriminati, perseguitati, messi a morte, costretti alla fuga sotto il silenzio vergognoso e complice di tanti”. E ancora, “siamo chiamati a farci prossimo degli altri, chiunque egli sia, da qualsiasi parte arrivi, qualsiasi problema porti, qualsiasi sia la difficoltà. Siamo chiamati a fare sempre il primo passo verso uno stile di accoglienza e di misericordia, a guardare in chiunque bussa alla mia porta i tratti di Gesù”. di qui l’invito: “Regaliamo a Gesù per Natale la nostra testimonianza di vita gioiosa facendoci annunciatori e testimoni della buona notizia dell’amore misericordioso di Dio per tutti”.

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