Giornata migrante: mons. Di Tora, “gesti concreti di accoglienza e misericordia”

“Solo attraverso la Misericordia è possibile diventare custodi dell’altro, superando le paure che sono date dalla vicinanza con il diverso e vedendo nell’altro, chiunque esso sia, la manifestazione viva e concreta dell’incontro con il Signore Gesù”. Lo scrive monsignor Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma e presidente della Fondazione Migrantes, nell’editoriale del numero di novembre-dicembre di “Migranti press”, il mensile della Fondazione Migrantes. L’editoriale è un commento al Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebrerà il 17 gennaio 2016. “La presenza dei migranti e dei rifugiati interpella la nostra società, le nostre comunità cristiane e le coscienze di ciascuno – osserva monsignor Di Tora -, obbligando tutti all’accoglienza da un lato e a lavorare perché sia tutelato il diritto a non emigrare dall’altro”. Occorre, dunque, “lavorare nei territori di partenza, ma occorre anche essere sensibili e vigili sulle nuove forme di povertà e schiavitù che ci circondano. Negare non porta a nulla, lottare per il loro annientamento interpella ciascuno di noi nel quotidiano, nel pensare e nel fare”. Il messaggio, prosegue il presule, “sottolinea in maniera peculiare la questione dell’identità, definendola ‘di non secondaria importanza’ perché chi emigra si trova nella condizione di modificare aspetti della propria vita, cultura, abitudini, come accade anche per chi accoglie”. L’auspicio è che “la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato sia, nell’ambito del Giubileo straordinario della misericordia, l’occasione per rinnovare, con gesti concreti, nelle nostre diocesi e parrocchie, l’incontro e l’accoglienza di Dio”.

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