Comece: necessari ulteriori passi per integrazione richiedenti asilo in Europa

(Bruxelles) – La Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) si dice “fondamentalmente d’accordo” con le conclusioni del Consiglio europeo di ieri che ha fissato le tappe indispensabili per attuare le decisioni in merito alla crisi dei rifugiati, ma “deplora che gli Stati membri non siano stati incoraggiati a intraprendere ulteriori passi per l’integrazione dei richiedenti asilo”. In un breve comunicato appena diffuso da Bruxelles, si dà anche notizia di un documento, redatto a dicembre dal vescovo austriaco Äegidius Zsifkovics, coordinatore Comece per le migrazioni, e spedito dal cardinale Reinhard Marx ai capi di Stato e di governo prima del Summit. Nelle “Riflessioni della Comece sui rifugiati, la migrazione e l’integrazione”, ora anche online (www.comece.eu), si afferma che “stati, società e cittadini europei hanno bisogno di fiducia reciproca” per far nascere un “clima politico e sociale favorevole al fiorire di una cultura dell’accoglienza e dell’apertura alla pluralità”. Per i vescovi, “senza una collaborazione migliore tra gli stati membri Ue, non si può immaginare alcuna risposta adeguata” alla crisi attuale e si chiede quindi “una risposta responsabile e condivisa”, che “sviluppi un nuovo modello di cooperazione internazionale ed elabori accordi vincolanti”. Ad inizio 2016 ci sarà a Vienna un incontro Comece tra vescovi dei paesi di origine, transito e destinazione dei migranti per concertare e coordinare misure di accompagnamento e integrazione dei rifugiati.

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